TPER E CONTROLLI: NOTIZIE UTILI SU UN TEMA D'ATTUALITA'

Quello del verificatore di titoli di viaggio (a tutti noto come “controllore”) è un mestiere difficile, delicato e complesso, che richiede notevoli doti di empatia e di autocontrollo ed una grande professionalità. E’ uno dei mestieri più esposti nel settore servizi. Per questo, a tutti i verificatori - che siano dipendenti di Tper oppure di società a cui è affidato il servizio in via ausiliaria e temporanea - è somministrata un’adeguata formazione che comprende, oltre alle regole di condotta, anche elementi utili alla gestione dei rapporti con il pubblico e alle dinamiche più frequenti che si verificano sui bus.

Prendendo a riferimento l’intero 2013, a fronte di 1.923.733 passeggeri controllati, si sono registrati 5 casi di controversie fra verificatori e terzi per i quali Tper è conoscenza che i propri dipendenti siano stati denunciati e che ciò abbia fatto partire un procedimento penale. Il dato parla da solo e la dice lunga sulla condotta dei controllori di Tper, a cui peraltro, nella gran parte dei casi, viene riconosciuta anche in giudizio la correttezza nei comportamenti, quella che generalmente è confermata dai riscontri positivi dell’utenza pagante che da tempo chiede maggiori controlli a garanzia dell’equità contributiva del servizio.  

Numerose sono, invece, le denunce che i verificatori di Tper (e della ditta che opera a supporto nei periodi di potenziamento) hanno sporto per eventi a loro danno: tra querele e denunce d’ufficio, se ne contano 143 nel 2013 e 72 da gennaio al 24 settembre 2014

Tper raccoglie e valuta, nell’ambito della segnalazione dei suggerimenti e dei reclami e in ottica di miglioramento continuo, anche le semplici segnalazioni di comportamenti scortesi sui modi dei verificatori: dall’inizio dell’anno in corso ad oggi, non arrivano al centinaio (sono 97). Sempre per contestualizzare il dato, si ricorda che in ragione d’anno, nell'intero 2013, ad esempio, sono state elevate oltre 158.000 sanzioni e controllati i titoli di viaggio pari a 1.923.733 passeggeri.

Quanto alla modalità di verifica, in borghese o in divisa, entrambe sono utilizzate. Si precisa comunque che i dipendenti delle società esterne che operano in via temporanea a potenziamento delle verifiche non indossano una divisa, ma prima di iniziare l’attività di controlleria agli singoli utenti a bordo di un bus espongono il tesserino di riconoscimento rilasciato da Tper. Ovviamente anche il personale di Tper, in borghese o in divisa, ha l'obbligo di effettuare le verifiche esponendo il tesserino di riconoscimento.  

La collaborazione con le Forze dell’Ordine è quotidiana. I casi che vedono la collaborazione incrociata di verificatori, Centrale Operativa di servizio Tper e agenti di Polizia di Stato, Municipale e Carabinieri avvengono più volte ogni giorno. E’, pertanto, normale che a seguito di controlli a bordo bus, si verifichino interventi degli agenti delle Forze dell’Ordine, in particolare nei casi di “rifiuto di generalità a Pubblico Ufficiale”.   Il “rilascio di false generalità” e il “rifiuto di generalità”, ad un verificatore di titoli di viaggio, che nell’esercizio delle proprie funzioni è un Pubblico Ufficiale, sono reati penalmente perseguibili. In caso di dichiarazione di false generalità, Tper, infatti, è tenuta d’ufficio a denunciare il trasgressore alla Procura competente per territorio. In caso di assenza di titolo di viaggio valido, per la compilazione del verbale da parte del verificatore, il passeggero ha, quindi, l’obbligo di declinare le proprie esatte generalità. La presentazione di un documento d’identità agevola senza dubbio l’operazione di verifica. Peraltro, in caso di rifiuto di generalità, di fondati dubbi sulle generalità fornite in assenza di documenti validi d’identità, i verificatori richiedono l’intervento delle Forze dell’Ordine, che procedono all’identificazione del trasgressore. Si precisa che nel 2013, sono state 424 le denunce presentate da Tper alle procure per rifiuto o declinazione di false generalità.

Si ricorda che mezzi pubblici sono riconosciuti “parte integrante del territorio”, come indicato nel Disciplinare per la sicurezza a bordo degli autobus siglato già nel 2008 Sindaco, Questore e Prefetto di Bologna, da tutti i membri del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e dall’azienda di trasporti pubblici, l’allora ATC.  

In tema di rispetto delle regole, Tper – azienda nata nel 2012 – si è caratterizzata per avere da subito introdotto una campagna tesa proprio a ristabilire il concetto secondo il quale è fondamentale partire dal rispetto delle regole, tra le quali quella del corretto pagamento del servizio. Le principali tematiche della “campagna delle buone regole”, peraltro fulcro dell’iniziativa “Io vado e non evado”, sono state diffuse con affissioni alle fermate e – di recente – in un pieghevole informativo illustrante anche le modalità di convalida dei titoli di viaggio delle diverse tipologie, contenente le informazioni reperibili alla sezione di questo sito dedicata alla validazione obbligatoria

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